Benvenuti nella mia nuova/vecchia rubrica!
Chi segue il blog da tempo conosce già la mia immensa passione per i romanzi distopici e sa anche che ne riesco a scovare sempre di nuovi tra le ultime uscite e i libri passati inosservati.
“Weekly Dystopia” nasce come
continuazione dei miei “Dystopia Masterpost” (#1 e #2), in cui parlavo delle serie (e non solo) e indicavo le varie date di pubblicazione. Data anche la mole di lavoro per raccogliere tutti i dati prima di ogni Masterpost, ho deciso di dividerlo e farne un appuntamento settimanale. In questa rubrica parlerò di serie e stand-alone, più o meno conosciuti e raccoglierò informazioni sui libri e sulle eventuali pubblicazioni in Italia. Spero di poter poi creare delle liste o raccogliere tutti i dati in vere e proprie tabelle, ma dipenderà purtroppo dal tempo a mia disposizione. Come al solito ho duemila idee e tantissime proposte, quindi, sperando di avervi incuriositi, iniziamo subito con il primo appuntamento.
Come primo libro-proposta della rubrica ho scelto“Battle Royale” di Koushun Takami. Per i più questo nome potrebbe non dire nulla, in realtà forse in Italia è meno conosciuto soprattutto perché è arrivato molto dopo la sua uscita giapponese, ed inglese. Ammetto che fino a qualche mese fa non lo conoscevo e non lo avevo neanche scovato nelle mie numerose ricerche di libri distopici antecedenti a Hunger Games. Me lo ha consigliato, invece, il mio professore di letteratura angloamericana (sì, lo so, solo io potevo trovare un professore che legge distopie!) durante una chiacchierata in inglese in aula in cui parlavamo di Hunger Games. Lo avevo quasi dimenticato quando un mio collega, grande fan di HG, si è laureato e ho deciso di regalargli un libro. Avevo tanti titoli in testa, ma alla fine mi sono convinta che questo era il migliore e ho azzeccato!
Disponibile in italiano e inglese.
Generi: Distopia, Horror, Letteratura giapponese.
Repubblica della Grande Asia dell’Est, 1997. Ogni anno una classe di quindicenni viene scelta per partecipare al Programma; e questa volta è toccato alla terza B della Scuola media Shiroiwa. Convinti di recarsi in una gita d’istruzione, i quarantadue ragazzi salgono su un pullman, dove vengono narcotizzati. Quando si risvegliano, lo scenario è molto diverso: intrappolati su un’isola deserta, controllati tramite collari radio, i ragazzi vengono costretti a partecipare a un “gioco” il cui scopo è uccidersi a vicenda. Finché non ne rimanga uno solo… Edito nel 1999, “Battle Royale” è un bestseller assoluto in Giappone, il libro più venduto di tutti i tempi; diventato fenomeno di culto, ha ispirato celebri film, manga sceneggiati dallo stesso Takami e videogiochi. Scritto con uno stile insieme freddo e violento, “Battle Royale” è un classico del pulp, un libro controverso e ricco di implicazioni, nel quale molti hanno visto una potente metafora di cosa significhi essere giovani in un mondo dominato dal più feroce darwinismo sociale.
La trama ricorda molto HG e, secondo molti, Battle Royale probabilmente ha ispirato la Collins. Di certo al centro ci sono sempre dei ragazzi in competizione tra loro per la sopravvivenza, ma Battle Royale prevede molta più violenza di HG. Inoltre viene considerato un moderno “Signore delle mosche”.
Curiosità
- È uno stand-alone, niente altri
libri della serie da aspettare. - È stato pubblicato nel 2009 in Italia da Mondadori e lo potete trovare facilmente tra gli Oscar.
- Ne è stato tratto un film,
“Battle Royale” del 2000. Anzi in realtà sarebbero due con
“Battle Royale II: Requiem”, che sarebbe il sequel del film. - La storia è diventata un manga in
15 volumi, pubblicati anche in italiano. - Nel 2012 è stato portato in teatro da alcuni ragazzi di un college nelle Filippine.
- È diventato un bestseller in
Giappone già nel 1999, alla sua prima pubblicazione, ma è stato
tradotto in lingua inglese solo quattro anni dopo (e in italiano
dieci anni dopo!). - La CW, network americano, aveva
mostrato nel 2012 interesse nel trasformarlo in una serie
televisiva, ma finora non è previsto un suo adattamento in
telefilm. - Si dice abbia ispirato persino
Tarantino per il suo Kill Bill.
Voi che ne pensate? Vi piace la nuova rubrica?
Io intanto
l’ho messo nella lista dei libri da leggere su Goodreads!