Review: "The Jewel" (The Lone City #1) by Amy Ewing


Questo Natale ho avuto la fortuna di viaggiare e tra un volo e l’altro sono riuscita a divorare questo romanzo, che mi aveva segnalato la mia collega Anncleire di Please Another Book. Si tratta del primo libro di una trilogia dal nome “The Lone City”, il cui secondo libro uscirà a fine anno.

This Christmas I was lucky enough to travel and, between flights, I was able to devour this novel, recommended by my wonderful colleague Anncleire of Please Another Book. This is the first book in a trilogy called “The Lone City” , whose second book will be released later this year.



Title: The Jewel
(The Lone City #1)
Author: Amy Ewing
Language: English
Genre: YA, Dystopia, Romance.

“The Jewel means wealth. The Jewel means beauty. The Jewel means royalty. But for girls like Violet, the Jewel means servitude. Not just any kind of servitude. Violet, born and raised in the Marsh, has been trained as a surrogate for the royalty—because in the Jewel the only thing more important than opulence is offspring.
Purchased at the surrogacy auction by the Duchess of the Lake and greeted with a slap to the face, Violet (now known only as #197) quickly learns of the brutal truths that lie beneath the Jewel’s glittering facade: the cruelty, backstabbing, and hidden violence that have become the royal way of life.
Violet must accept the ugly realities of her existence… and try to stay alive. But then a forbidden romance erupts between Violet and a handsome gentleman hired as a companion to the Duchess’s petulant niece. Though his presence makes life in the Jewel a bit brighter, the consequences of their illicit relationship will cost them both more than they bargained for.

In Italiano


"Il Jewel significa ricchezza. Il Jewel significa bellezza. Il Jewel significa nobiltà. Ma per le ragazze come Violet, Il Jewel significa servitù. Non un qualsiasi tipo di servitù. Violet, nata e cresciuta nella Marsh, è stato addestrata come surrogata per la nobiltà, perché nel Jewel l’unica cosa più importante dell’opulenza è la prole.
Acquistata all’asta della maternità surrogata dalla Duchessa del Lago e salutata con uno schiaffo al volto, Violet (ora conosciuta solamente come #197) impara rapidamente le verità brutali che si nascondono sotto la facciata scintillante del Jewel: la crudeltà, le pugnalate alle spalle, e la violenza nascosta che sono diventati il modo di vivere dei reali.
Violet deve accettare l’orribile realtà della sua esistenza… e cercare di rimanere in vita. Ma poi una storia d’amore proibita scoppia tra Violet e un affascinante uomo assunto come compagno per la nipote petulante della duchessa. Anche se la sua presenza rende la vita nel Jewel un po’ più luminosa, le conseguenze della loro relazione illecita costerà loro più di quello che si aspettavano.”

THE LONE CITY SERIES

ITALIANOENGLISH

I am now officially Lot 197. Violet Lasting is gone.

Violet Lasting è destinata ad essere una surrogata. Tutta la sua vita, sin da quando ha lasciato ha lasciato la Marsh, gira intorno a quell’unico evento che le permetterà di avere una vita agiata ad un costo altissimo: la sua stessa libertà. Essere una surrogata a Lone City significa essere poco più che una incubatrice vivente con qualche privilegio nelle mani delle famiglie più ricche. Nel Jewel, la zona in cui vivono i nobili, infatti, nessuno è in grado di procreare liberamente e l’ingrato compito cade sulle spalle di giovani ragazze come Violet, che vengono messe all’asta. Ognuna avrà un numero e per le migliori la battaglia a suon di offerte sarà aperta tra le ricche donne della città.
Quando Violet diventa la numero 197, non sa ancora cosa le aspetterà nei mesi successivi. Non sa neanche che le sue abilità sono diventate già ambite tra le contendenti all’asta e che il suo prezzo salirà. Ma la Duchessa del Lago, la sua futura padrona, ha già ambiziosi programmi per lei e non vede l’ora di metterli in pratica.

Yes,” the Duchess murmurs, almost to herself. “I think you are exactly what I’ve been looking for.“

“Yes…” The Duchess runs a manicured finger down her cheek. “I’ve been waiting for you,” she says, her dark eyes fixed on mine. “For nineteen years.

Violet è decisamente la protagonista giusta per un romanzo simile: generosa, dolce e gentile in un mondo che tira fuori il peggio dalle giovani come lei. La sua vita precedente è l’esatto opposto di quello che le aspetta, ma ha le idee chiare e per nessun motivo dimenticherà ciò che è stato prima. Insieme a lei seguiamo le vicende di altre giovani surrogate come la sua migliore amica Raven, forse il mio personaggio preferito, che si ritrova a dover lottare ancor di più di Violet.
La giovane surrogata capirà presto che il mondo sfavillante del Jewel nasconde lotte intestine e giochi di potere. Tutto è nelle mani delle donne delle famiglie più potenti e lei è sola in un luogo di cui non conosce le regole. Ad aiutarla arriverà Lucien, il suo preparatore durante l’asta (Lucien, chi? cit. Cinna), su cui Violet ripone tutte le speranze. Ma ci sarà anche spazio per l’amore tra le braccia dell’accompagnatore della nipote della Duchessa Ash.
Violet si troverà presto a dover scegliere tra la felicità e la libertà e, nel finale, troverà un aiutante inaspettato.

There are perks to being a surrogate. We get to dress how we want, eat what we want, sleep late on the weekends. We get an education. A good education. We get free food and water, we always have electricity, and we never have to work. We never have to know poverty – and the caretakers tell us we’ll have more once we start living in the Jewel.
Except freedom. They never seem to mention that.

Il concetto centrale del romanzo, una umanità che non è in grado di procreare più, mi ha affascinata molto. Non è troppo originale, perché potrei citare molti altri libri/film con una trama simile, ma è trattato in modo nuovo. L’idea di aggiungere un tocco ‘magico’ con i poteri è stata vincente, così come l’inserire la nobiltà, i bei vestiti e le feste. D’altronde le atmosfere di palazzo hanno sempre un loro fascino.
Non mi è piaciuto l’insta-love. Non ci posso far niente, l’amore a prima vista deve essere giocato bene per essere apprezzato in un romanzo e qui è davvero troppo affrettato.
Un’altra nota negativa riguarda il worldbuilding. In "The Jewel” tutto è molto accennato e si sente la mancanza di molti dettagli e spiegazioni, anche se devo dire che alcune cose vengono svelate lungo il romanzo. Avrei voluto saperne di più sull’universo di The Lone City, e spero che i prossimi libri sappiano rispondere alle domande che hanno affollato la mia mente dopo la lettura.

“The Jewel” è un libro che si legge tutto d’un fiato, consigliato, in particolare, agli amanti delle distopie.

Piccolo extra, che ho trovato davvero utile, direttamente dal sito epicreads.com: potete vedere qui la mappa di Lone City con anche una descrizione di luoghi e personaggi.

Voto:

I am now officially Lot 197. Violet Lasting is gone.

Violet Lasting is meant to be a surrogate. Her whole life, ever since she left the Marsh, revolves around that single event that will allow her to have a comfortable life at a high cost: her own freedom. Being a surrogate in Lone City means to be little more than a living incubator with some privilege in the hands of the wealthiest families. In the Jewel, the area where the nobles live, in fact, no one is able to procreate freely and the unpleasant task falls on the shoulders of young girls as Violet, who are auctioned. Each one will have a number and, for the best among them, tenders’ battle will be opened between the richest women in the city.
When Violet becomes #197, she still does not know what to expect in the months ahead. She does not even know that her skills have become already sought-after among the contenders at the auction and that her price will rise. But the Duchess of Lake, her future mistress, has ambitious plans for her and can not wait to put them into practice.

Yes,” the Duchess murmurs, almost to herself. “I think you are exactly what I’ve been looking for.“

“Yes…” The Duchess runs a manicured finger down her cheek. “I’ve been waiting for you,” she says, her dark eyes fixed on mine. “For nineteen years.

Violet is definitely the right protagonist for this novel: generous, sweet and kind in a world that brings out the worst from young people like her. Her previous life is the exact opposite of what she is going to experience, but she has clear ideas and for any reason she is not going to forget what was before. Along with her we follow the stories of other young surrogates like her best friend Raven, maybe my favorite character, who finds herself having to struggle even more to Violet.
The young surrogate will soon understand that the sparkling world of Jewel hides infighting and power games. Everything is in the hands of the women of the most powerful families and she is alone in a place where she does not know the rules. Lucien, her trainer during the auction (Lucien, who? Cit. Cinna), will come to help her and Violet will put every hopen on him. But there will also be time for love in the arms of Ash, the companion of the Duchess’s niece.
Violet will soon have to choose between happiness and freedom and, in the end, she will find a unexpected helper.

There are perks to being a surrogate. We get to dress how we want, eat what we want, sleep late on the weekends. We get an education. A good education. We get free food and water, we always have electricity, and we never have to work. We never have to know poverty – and the caretakers tell us we’ll have more once we start living in the Jewel.
Except freedom. They never seem to mention that.

The main concept of the novel, a humanity that is unable to procreate, fascinated me a lot. It is not too original, because I could mention many other books/films with a similar plot, but is treated in a new way. The idea to add a little ‘magic’ with the powers was winning, as well as enter the nobles, with beautiful clothes and parties. Besides, "palace atmosphere” always has its charm.
I did not like the insta-love. It is not my fault, for me love at first sight have to be played well in order to be appreciated in a novel and here is really too rushed.
Another negative note is about the worldbuilding. In “The Jewel” everything is very alluded and I feel the lack of many details and explanations, although I must say that some things are revealed along the novel. I wanted to know more about the universe of Lone City, and I hope that next books are able to answer the questions that crowded my mind after reading it.

“The Jewel” is a book to read in one breath, recommended, in particular, to dystopian fans.

Small extra, which I found very useful, directly from epicreads.com site: you can see here the map of Lone City with a description of places and characters.

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