Cover Lovers, che poi per noi è un motto di vita, un “Carpe Diem” letterario si potrebbe dire. So che è brutto giudicare un libro dalla sua copertina, ma molte volte è la copertina a calamitare l’attenzione di una lettrice accanita come me (o Anncleire), rispetto alla trama che posso anche saltare a piè pari. Ho scoperto libri favolosi e anche pessimi facendomi guidare dalla loro copertina, ma sono pur sempre esperienza da fare (e poi il marketing si sa, punta a quello, attirare il lettore, mettendo della bella merce in mostra).
Ma non parleremo solo delle copertine più belle, bensì di quelle che ci hanno fregate nell’ultima settimana. Quelle per cui siamo finite iscritte a Blog Tour dalle date impossibili, o ci siamo vendute l’anima pur di averle approvate su NetGalley, o semplicemente abbiamo deciso di acquistare accatastando i relativi libri nella pila “da leggere”.
— Cit. dal post della prima settimana, che trovate qui!
La rubrica è stata ideata da me e dalla mia collega super fantastica Anncleire di Please Another Book.
Oggi è il giorno del mio compleanno, ormai credo che la mia partner in crime abbia diffuso abbastanza la notizia (love ya), ma non potevo certo far saltare la mia rubrica preferita.
Il libro di oggi l’ho scoperto grazie a Goodreads, che a volte è peggio di Netgalley per aumento della wishlist. Dubito che la Disney mi approverà mai un ARC, però, sicuramente lo leggerò a fine anno, dato che esce ad ottobre.
I tre indizi sono: YA, fantasy e fairy tales retelling. E, no, non è il Cover Lovers #25 “Thorn”!
Da dove iniziare? Forse dal bellissimo font che domina quasi tutta la copertina e da quello che lo accompagna che ricorda un po’ l’arabo illustrato. Ma sono bellissimi anche i colori che mi riportano nell’estremo oriente e l’immagine della donna che si intreccia con la scritta. Come al solito la Disney non delude con una copertina che toglie il fiato.
Di cosa parla “A Thousand Nights” di E.K. Johnston?
“LO-MELKHIIN HA UCCISO TRECENTO RAGAZZE prima di arrivare nel suo villaggio, in cerca di una moglie. Quando vede una nuvola di polvere all’orizzonte, lei sa che lui è arrivato. Sa che vorrà la più bella ragazza: sua sorella. Giura che lei non sarà la prossima.
E così viene presa al posto di sua sorella, e crede che la morte presto seguirà. La corte di Lo-Melkhiin è un palazzo pericoloso pieno di belle cose: intricate statue con occhi infelici, fili raffinati a tessere le più belle vesti. Vede tutto come se fosse l’ultima volta. Ma il primo sole sorge e tramonta, e non è morta. Notte dopo notte, Lo-Melkhiin va da lei e ascolta le storie che racconta, e giorno dopo giorno viene svegliata dall’alba. Esplorando il palazzo, inizia a rivelare anni di paura che hanno tormentato e reso silenzioso il regno. Lo-Melkhiin non è sempre stato un regnante crudele. Qualcosa è andata storta.
Molto lontano, nel suo villaggio, sua sorella è in lutto. Attraverso il suo dolore, invita i venti del deserto, evocando una magia invisibile sottile, e qualcosa oltre la morte muove l’aria.
A palazzo, le parole che dice a Lo-Melkhiin ogni sera prendono stranamente vita propria. Piccole cose, in un primo momento: un abito da casa, una visione della sorella. Con ogni racconto che lei inventa, il suo potere cresce. Presto sogna una più grande, terribile magia: il potere sufficiente per salvare un re, se si può mettere fine al dominio di un mostro.”
Di nuovo fantasy, stavolta con un retelling de “Le mille e una notte”, la celebre raccolta di novelle orientali. Ho sempre desiderato leggerla, perché mi affascina molto il mondo orientale, ma non ho mai trovato il tempo.
Per quanto riguarda il libro, adoro la trama e mi aspetto davvero grandi cose. Certo, la somiglianza con l’originale è notevole, ma penso che l’elemento magico (e il mistero su ciò che è successo a Lo-Melkhiin) sia un tocco in più. Insomma vedremo a fine anno, sperando di non rimanere delusi!
Aspetto i vostri commenti e magari qualche consiglio su copertine e bei libri che ancora non ho scovato. E mi raccomando non dimenticate di visitare il blog della mia carissima Anncleire con le copertine che l’hanno colpita di più.