Cover Lovers, che poi per noi è un motto di vita, un “Carpe Diem” letterario si potrebbe dire. So che è brutto giudicare un libro dalla sua copertina, ma molte volte è la copertina a calamitare l’attenzione di una lettrice accanita come me (o Anncleire), rispetto alla trama che posso anche saltare a piè pari. Ho scoperto libri favolosi e anche pessimi facendomi guidare dalla loro copertina, ma sono pur sempre esperienza da fare (e poi il marketing si sa, punta a quello, attirare il lettore, mettendo della bella merce in mostra).
Ma non parleremo solo delle copertine più belle, bensì di quelle che ci hanno fregate nell’ultima settimana. Quelle per cui siamo finite iscritte a Blog Tour dalle date impossibili, o ci siamo vendute l’anima pur di averle approvate su NetGalley, o semplicemente abbiamo deciso di acquistare accatastando i relativi libri nella pila “da leggere”.
— Cit. dal post della prima settimana, che trovate qui!
La rubrica è stata ideata da me e dalla mia collega super fantastica Anncleire di Please Another Book.
Oggi sto pubblicando un milione di post nel blog, ma c’è sempre una costante, il Cover Lovers del martedì!
Il libro di oggi l’ho adocchiato nel blog di IceyBooks (uno dei miei preferiti in lingua inglese), ma la data di uscita era così lontana che è finito nella TBR List aspettando il Maggio 2015. E ora che è arrivato, beh, non posso non parlarvene!
Ritorniamo quindi nella mia sfera di appartenenza, la distopia in lingua inglese, e preparatevi a leggere nei prossimi mesi la recensione.
I tre indizi sono: versi e prosa, India e distopia.
Forse si era capito dai Cover Lovers precedenti ma adoro i motivi particolari come questo indiano che c’è nella copertina di “5 to 1”. Mi piace moltissimo anche il contrasto oro/nero e l’immagine delle mani. Se proprio devo trovare dei dettagli negativi della copertina, penso sicuramente agli occhi. Quelli sono vagamente inquietanti, però se notate nascondono una figura appena accennata. Non so, quel dettaglio non mi convince granché, ma la cover è molto bella.
Di cosa parla “5 to 1” di Holly Bodger?
“Nell’anno 2054, dopo decenni di selezione di genere, l’India ha ora una proporzione di cinque ragazzi per ogni ragazza, rendendo le donne un bene incredibilmente prezioso. Stanche di sposare le loro figlie al miglior offerente e determinate finalmente a fare dei matrimoni giusti, le donne che formano il paese di Koyanagar hanno istituito una serie di test così che ogni ragazzo abbia la possibilità di vincere una moglie.
Sudasa, però, non vuole essere una moglie, e Kiran, un ragazzo costretto a competere nel test per essere suo marito, ha altri piani. Mentre le prove vanno avanti, Sudasa e Kiran si contrastano ad ogni turno fino a che, lentamente, non si rendono conto che potrebbero desiderare la stessa cosa.
Questo splendido, unico romanzo è raccontato da due diversi punti di vista – Sudasa in versi e Kiran in prosa – permettendo ai lettori di provare il dolore di entrambi i personaggi e la loro lotta coraggiosa per la speranza.”
Mi piace scovare distopie ambientate in luoghi diversi dai soliti, non più America o luoghi immaginari, quindi questa mi ha subito attratta per la sua ambientazione. Inoltre le premesse di questo romanzo sono parecchio interessanti e anche abbastanza originali: selezione di genere, un rapporto molto distante tra uomini e donne. I protagonisti ovviamente sono contro il sistema e da una distopia non mi aspetterei di meno.
Un’altra cosa molto interessante è l’alternanza di prosa e versi, perché è molto raro scovare un libro che usa uno stile simile.
Sono davvero curiosa e aspetto il 12 Maggio per la sua uscita. E voi?
Aspetto i vostri commenti e magari qualche consiglio su copertine e bei libri che ancora non ho scovato. E mi raccomando non dimenticate di visitare il blog della mia carissima Anncleire con le copertine che l’hanno colpita di più.