Weekly Dystopia #9: “The Chemical Garden” & "The Internment Chronicles" by Lauren DeStefano

“Weekly Dystopia” nasce come
continuazione dei miei “Dystopia Masterpost” (#1 e #2). In questa rubrica parlerò di serie e stand-alone, più o meno conosciuti e raccoglierò informazioni sui libri e sulle eventuali pubblicazioni in Italia.

Per leggere gli altri appuntamenti, andate qui.

Pensavate mi fossi dimenticata di questa bella rubrica? Eh no! In realtà nei weekend spesso mi capita di andare fuori città e non ho mai il tempo di inserirla. Probabilmente durante l’estate dovrò trovargli un nuovo giorno e magari renderlo bisettimanale, ma si vedrà.

Per chi ama la distopia, vi vorrei ricordare il mio guest post sul blog Fab +  The Writing Machine.

In questo weekly dystopia vi parlerò di un’autrice che è conosciuta in Italia per una delle sue serie distopiche, ma che in America ne ha pubblicata anche un’altra. La prima trilogia è “The Chemical Garden” (Il giardino degli eterni), serie pubblicata qui da Newton Compton e che risulta al momento interrotta. L’altra si chiama “Internment Chronicles”, già conclusa e disponibile purtroppo solo in inglese.

“Il giardino degli eterni. Dolce veleno”

(Wither – The Chemical Garden #1)
Autore: Lauren DeStefano
Disponibile in inglese, italiano (solo primo volume – Newton Compton)
Generi: YA, Distopia, Fantascienza.


“Rhine ha sedici anni ed è bellissima. Ma è condannata a un destino terribile: morirà il giorno del suo ventesimo compleanno. E, come lei, tutti i ragazzi che vivono sulla Terra in un futuro non troppo lontano. Nel tentativo di trovare una cura per il cancro, infatti, un gruppo di scienziati ha finito per condannare la razza umana a una vita brevissima: vent’anni per le donne e venticinque per gli uomini. Anche l’avvenenza di Rhine rappresenta un pericolo: in questo mondo in decadenza, le ragazze più belle vengono rapite e date in spose ai Governatori, una casta di uomini ricchi e potenti.

Rinchiusa in una lussuosa dimora, Rhine passa i suoi giorni pensando a un modo per scappare e tornare alla libertà. Soprattutto da quando ha scoperto che la gabbia dorata in cui è prigioniera nasconde uno sconvolgente segreto: nei sotterranei vengono compiuti agghiaccianti esperimenti sugli esseri umani. Nel suo folle piano di fuga, sarà aiutata da un affascinante coetaneo incontrato durante la sua reclusione. Ma il tempo stringe e la libertà sembra sempre più lontana…

Che cosa faresti se conoscessi il giorno esatto della tua morte?”


THE CHEMICAL GARDEN
“Perfect Ruin”

(The Internment Chronicles #1)
Autore: Lauren DeStefano
Disponibile in inglese.
Generi: YA, Utopia, Distopia, Fantascienza.


On the floating city of Internment, you can be anything you dream, unless you approach the edge. 
Morgan Stockhour knows getting too close to the edge of Internment, the floating city and her home, can lead to madness. Even though her older brother, Lex, was a Jumper, Morgan vows never to end up like him. There’s too much for her on Internment: her parents, best friend Pen, and her betrothed, Basil. Her life is ordinary and safe, even if she sometimes does wonder about the ground and why it’s forbidden.
Then a murder, the first in a generation, rocks the city. With whispers swirling and fear on the wind, Morgan can no longer stop herself from investigating, especially once she meets Judas. Betrothed to the victim, Judas is being blamed for the murder, but Morgan is convinced of his innocence. Secrets lay at the heart of Internment, but nothing can prepare Morgan for what she will find—or whom she will lose.”

IN ITALIANO
 

Sulla città galleggiante di Internment, potete essere qualsiasi cosa voi sogniate, a patto che non vi avviciniate troppo al bordo. 
Morgan Stockhour sa che avvicinarsi troppo vicino al bordo di Internment, la città galleggiante e la sua casa, può portare alla pazzia. Anche se suo fratello maggiore, Lex, era un Jumper, Morgan giura di non finire come lui. C’è troppo per lei su Internment: i suoi genitori, il migliore amico Pen e il suo promesso sposo, Basil. La sua vita è normale e sicura, anche se a volte fantastica sulla terra e sul motivo per cui è proibita. 
Poi un omicidio, il primo di una generazione, sconvolge città. Con sussurri vorticosi e la paura nel vento, Morgan non può più trattenersi dall’indagare, soprattutto una volta che incontra Judas. Promesso sposo della vittima, Judas è stato accusato dell’omicidio, ma Morgan è convinta della sua innocenza. Segreti giacciono nel cuore di Internment, ma nulla può preparare Morgan per quello che troverà – o chi perderà.”

 

 

 

THE INTERNMENT CHRONICLES

Da dove iniziare? Ammetto che entrambe le serie mi affascinano da tempo. The Chemical Garden lo avevo scovato anni fa tra le nuove pubblicazioni italiane e mi ero ripromessa di leggerlo – ora magari lo farò in inglese – , mentre The Internment Chronicles è un “Cover Lovers” più recente. Insomma guardate che copertine, io mi sono letteralmente innamorata. Le trame delle serie sono fantastiche, anche se ho una predilezione per la seconda, dato che è molto più sci-fi dell’altra. Se ho un po’ di tempo libero, credo proprio tenterò di leggerlo a breve, perché mi ha incuriosito molto.

In attesa di dare un giudizio alla serie, vi lascio qualche curiosità su entrambe.

Curiosità

  • Sulla genesi di “The Chemical Garden” ha detto: “L’idea di alterare la natura mi affascinava. Eliminare un problema potrebbe crearne un altro. […] Magari alterare la genetica umana per sradicare il cancro renderà gli umani più vulnerabili ad altri disturbi, o a nuovi.”.
  • Per la serie “The Chemical Garden” Lauren si è ispirata ad un racconto di Margaret Atwood, Surfacing, ma ha anche raccontato che la lettura di Hunger Games le ha fatto capire che il genere YA era adatto a lei, dato che prima era interessata a scrivere romanzi per adulti con protagonisti YA.
  • “The Internment Chronicles” è nato dopo aver finito la sua prima serie e, se la prima era nata per raccontare la storia di una ragazza che tornava a casa, questa seconda la definisce come “un treno che va in città, una città che fluttua nel cielo”.
  • Quando le è stato chiesto il perché la nuova serie fosse definita un’utopia ha risposto così: “[..] La chiamano utopia probabilmente perché parla di questa perfetta, ordinata società in questa bellissima isola volante. È un bellissimo posto. In base al fatto se vuoi o non vuoi stare in un solo posto per la tua intera vita, potrebbe essere Utopia. Vorrei lasciare questo al lettore”.
  • Lauren è una scrittrice a tempo pieno e, quando non scrive, ama cucire e decorare (su Twitter ci sono le sue bellissime creazioni).

Aspetto i vostri commenti e ci vediamo la settimana prossima (o presto) con un altro Weekly Dystopia.

Comments

comments

Leave a reply