Cover Lovers, che poi per noi è un motto di vita, un “Carpe Diem” letterario si potrebbe dire. So che è brutto giudicare un libro dalla sua copertina, ma molte volte è la copertina a calamitare l’attenzione di una lettrice accanita come me (o Anncleire), rispetto alla trama che posso anche saltare a piè pari. Ho scoperto libri favolosi e anche pessimi facendomi guidare dalla loro copertina, ma sono pur sempre esperienza da fare (e poi il marketing si sa, punta a quello, attirare il lettore, mettendo della bella merce in mostra).
Ma non parleremo solo delle copertine più belle, bensì di quelle che ci hanno fregate nell’ultima settimana. Quelle per cui siamo finite iscritte a Blog Tour dalle date impossibili, o ci siamo vendute l’anima pur di averle approvate su NetGalley, o semplicemente abbiamo deciso di acquistare accatastando i relativi libri nella pila “da leggere”.
— Cit. dal post della prima settimana, che trovate qui!
La rubrica è stata ideata da me e dalla mia collega super fantastica Anncleire di Please Another Book.
Ne approfitto di questa rubrica per ricordarvi che io e la mia collega abbiamo aperto un piccolo gruppo/comunità di lettura su Facebook, si chiama Letture Epiche e già abbiamo iniziato a parlare di molti romanzi. Ma anche per invitarvi nel nuovo Read Along insieme, il #LEAncRA, per cui leggeremo “Il racconto dell’Ancella” di Margaret Atwood e siete tutti invitati.
Nelle ultime settimane ho accumulato un gran numero di belle e future letture, in particolare questo mi ha colpito attraverso una email di NetGalley e l’ho subito richiesto. Ve ne parlerò a Settembre, ma è davvero molto particolare. I tre indizi di oggi: clima, distopia e guerra.
La copertina mi ha subito colpita, vuoi forse per questo trono dalla trama particolare o per il fatto che sia molto semplice. Il grigio e la sfumatura si adatta perfettamente e fa risaltare il trono. La trama, invece, seppur particolare, con il suo rosso e blu mi è piaciuta. Adoro anche il font intrecciato con il trono. Insomma bella copertina, ma la trama di “The Scorpion Rules” di Erin Bow?
“Un mondo martoriato dai cambiamenti climatici e dalla guerra si rivolge a un antico metodo per mantenere la pace: lo scambio di ostaggi. I Figli della Pace – figli e figlie di re e presidenti e generali – sono allevati insieme in piccole scuole isolate chiamate Preceptures. Lì, imparano la storia e la teoria politica, e si insegna loro ad accettare con grazia quello che potrebbe essere il loro destino: morire se i loro paesi dichiarano guerra.
Greta Gustafsen Stuart, duchessa di Halifax e Principessa della Corona della Confederazione Pan-polare, è l’orgoglio della Prefettura Nord Americana. Colta e disciplinata, Greta è orgogliosa del suo ruolo nel mantenimento della pace globale, anche se, con il suo paese che controlla due terzi della risorsa più degna del mondo per causare una guerra – l’acqua – ha poche possibilità di raggiungere l’età adulta viva.
Inserisci Elián Palnik, ultimo ostaggio della Prefettura e il suo più grande problema. Il mondo di Greta comincia a inclinarsi il momento in cui vede Elián trascinato nella scuola in catene. La sorveglianza insidiosa della Prefettura, le sue piccole punizioni e ricompense, non possono intaccare Elián, che non è interessato a dignità e tradizione, e non ha nemmeno accettato il diritto delle Nazioni Unite di custodire ostaggi.
Che ne sarà di Elián e Greta dato che le loro due nazioni sono sempre più vicine alla guerra?”
Lo sapete, ormai la distopia è il mio mantra (come dice qualcuno), quindi non poteva sicuramente sfuggirmi un libro del genere. Sono molto interessata ai cambiamenti climatici e poi questa storia (e anche il tocco di romance, diciamocelo) mi ispira.
Fortunatamente saprete presto se è un libro che vale la pena di leggere, dato che è in uscita a settembre di quest’anno in inglese e lo recensirò in anteprima. Al momento risulta concluso, ma l’autrice ha parlato di una companion novel, quindi tirate con me un sospiro di sollievo perché non è l’ennesima serie.
Aspetto i vostri commenti e magari qualche consiglio su copertine e bei libri che ancora non ho scovato. E mi raccomando non dimenticate di visitare il blog della mia carissima Anncleire con le copertine che l’hanno colpita di più.