Mea culpa per non aver postato recensioni negli ultimi mesi. In realtà ho letto, anche abbastanza considerato il periodo pieno, ma non ho avuto letteralmente tempo per sedermi e scrivere qualcosa di senso compiuto di tutto ciò che ho provato o pensato di questi libri. Tenterò di recuperare le recensioni non scritte, anche se ammetto che ogni volta che leggo qualcosa e passa del tempo cambia il giudizio o non sono più neanche troppo convinta di tutto. Succede ogni volta, tranne che per ACOMAF della Maas che ancora è nei miei pensieri. Quel libro, wow! *immaginatemi con gli occhi a cuore mentre mando baci a Rhysand*
Ma a parte il mio delirio sulla Maas inizio a tornare alle recensioni partendo da un libro che ho finito da poco e che ho letto insieme alla mia dear Anncleire alias Please Another Book. Il #PPSnow è stato un piccolo flop, non per colpa nostra, ma dell’inizio di questo libro che ci ha fatto faticare.
Questa volta voglio provare qualcosa di diverso, sta a voi
decidere se vi piace il “template” o no e ovviamente farmi sapere con un commento qui
sotto al post.
“Snow like Ashes” è disponibile al momento solo in inglese, nel caso di pubblicazione in Italia vi farò sapere e aggiornerò anche questo post ovviamente.
Titolo: Snow Like Ashes
(Snow Like Ashes #1)
Autore: Sara Raasch
Disponibile in inglese.
Genere: YA, High Fantasy, Magic.
English Level: Advanced – Consigliato solo a chi legge già da tempo in inglese
Goodreads
“Una ragazza dal cuore spezzato. Una feroce guerriera. Una eroina in divenire.
Sedici anni fa il Regno di Winter è stato conquistato e i suoi cittadini ridotti in schiavitù, lasciandoli senza magia o una monarca. Ora, l’unica speranza di libertà per i Winterians è il gruppo di otto sopravvissuti che sono riusciti a fuggire, e che hanno atteso da allora l’opportunità di rubare di nuovo la magia di Winter per ricostruire il regno.
Rimasta orfana da bambina durante la sconfitta di Winter, Meira ha vissuto tutta la sua vita come rifugiata, cresciuta dal generale dei Winterians, Sir. Allenata per essere una guerriera – e disperatamente innamorata del suo migliore amico, e futuro re, Mather – farebbe di tutto per aiutare l’ascesa del suo regno al potere di nuovo.
Così, quando esploratori scoprono la posizione dell’antico medaglione che può ripristinare la magia dell’inverno, Meira decide di andare alla ricerca lei stessa. Finalmente, sta scalando le torri, combattendo contro i soldati nemici e servendo il suo regno come ha sempre sognato che avrebbe fatto. Ma la missione non va come previsto, e Meira scopre ben presto che si è spinta in un mondo di magia maligna e pericolosa politica – e, infine, si rende conto che il suo destino non è, e non è mai stato, suo.”
- Icicles Like Kindling (#0.1), inizialmente prologo a Snow Like Ashes è diventato poi un breve racconto prequel della vita di Meira prima degli eventi del libro. Lo potete leggere qui gratuitamente.
- Snow Like Ashes (#1)
- Ice Like Fire (#2)
- Flames Like Vines (#2.1), racconto da leggere in contemporanea con il secondo libro che parla di un nuovo personaggio. Lo potete leggere qui.
- Frost Like Night (#3), in uscita il 20 SETTEMBRE.
TRAMA & PERSONAGGI
A Primoria, un mondo medievale, dove ogni regno è guidato da oggetti magici di proprietà dei soli regnanti, Meira è una dei pochi sopravissuti liberi del regno di Winter (Inverno), dopo che lo spietato re di Spring (Primavera) Angra ha ucciso la regina e ridotto in schiavitù la popolazione. Tra i Winterians liberi c’è, però, il principe Mather che da anni aspetta di rivendicare il suo trono, aspettando di avere tra le mani l’arma giusta per uccidere il re Angra. Sarà Meira, molto innamorata del suo futuro sovrano, a recuperare parte del ciondolo che dovrebbe connettere Mather alla magia che c’è dentro di lui. Ma, nella rocambolesca fuga che segue tutto cambia e presto si ritroverà ad essere la pedina di un gioco più grande di lei.
Le premesse e la trama di questo romanzo sono molto interessanti e mi hanno attirata sin da subito, ma ho trovato che mancasse qualcosa sin dai primi capitoli. Non so se dare la colpa alla lentezza e alle moltissime spiegazioni, oltre che ripetizioni, della prima parte del libro, o alla mancanza di significativi colpi di scena anche più avanti. All’inizio ero lentissima, alla fine ero incollata alla pagina, eppure la maggior parte delle rivelazioni e degli eventi erano, almeno per me, abbastanza prevedibili.
Fonte |
La protagonista Meira, nonostante la sua ossessione nei confronti di Mather, brilla di luce propria e mi ha fatto sospirare di certo meno di tante altre protagoniste di high fantasy. Coraggiosa, ma anche un po’ incosciente, si tuffa nelle avventure più disparate perché vuole essere un soldato e non una giovane come tante altre. Sa che il suo futuro sarà ben diverso da quello che desidera davvero, ma è pronta al sacrificio pur di poter vedere la sua terra di nuovo libera, grazie all’aiuto delle sue abilità e del suo chakram (ditemi che avete subito pensato a Xena!). Eppure, ben presto, queste sue aspirazioni si devono scontrare con la dura verità: essere un soldato per il proprio paese non significa per forza combattere in prima linea. Altri la vogliono nelle retrovie, in luoghi sicuri almeno all’apparenza, in piccole prigioni come il palazzo di Bithai, la capitale del regno di Cordell. Meira, però, imparerà a non mettere da parte se stessa per aiutare il suo popolo, riuscendo a fare entrambe le cose senza rinunciare alle sue passioni o alla sua personalità combattiva.
All’interno del romanzo Meira cresce come persona e impara a capire meglio gli altri, anche grazie alle persone che ha attorno, che le aprono gli occhi sul mondo che la circonda pieno di ingiustizie.
Senza voler anticipare nulla della trama, Meira si ritrova presto coinvolta in un triangolo amoroso, che non mi ha coinvinta appieno, forse perché alla fine credo di avere un presentimento su colui che sceglierà o perché lei è la solita protagonista indecisa e non in grado di scegliere. Un punto in meno al romanzo va via anche per questo: avrei preferito un triangolo amoroso gestito meglio, come ad esempio, almeno finora, nei romanzi già citati della Maas, dove c’è un equilibrio e la protagonista è più cosciente di ciò che prova. Diciamo che non è comunque il punto centrale del romanzo, ma è stata una aggiunta che si poteva facilmente evitare o fare in modo di realizzare per bene.
Meno incisivi i personaggi secondari come Mather e Sir, colui che ha cresciuto Meira, che brillano poco rispetto ad altri come Theron, che, invece, mi è piaciuto davvero molto. Credo che sia una questione di gusti in questo caso, ma ho trovato che i primi non avessero abbastanza spessore, sopratutto ripensando a come agiscono durante il libro. Theron, il principe di Cordell dalla sua ha l’esser fin dalla sua prima apparizione onesto e coerente con le sue azioni. Tra l’altro il suo background è anche uno di quelli più curati, a mio avviso. Un principe che combatte per il suo popolo ma in realtà nasconde un’anima poetica e attenta all’arte non poteva non farmi immaginare un personaggio completo e a tutto tondo.
Un’altra piccola pecca sta nel cattivo. Il re Angra è decisamente poco convincente, soprattutto perché si è visto poco in azione e per la maggior parte erano gli altri a raccontare le sue malefatte più oscure. Avrei voluto che avesse molto più spazio per poter apprezzare davvero la sua cattiveria. Altri personaggi sembrano essere più subdoli di lui, come ad esempio il re di Cordell Noam, che però non riesce a diventare il vero antagonista della storia. Credo che la presenza di un forte antagonista sia necessaria in romanzi di questo genere e quindi sono rimasta un po’ delusa da tutte queste scelte.
WORLD BUILDING
Ecco, la parte che ho preferito, lo sapete che adoro i WB. In particolare questo mi ha ricordato “A Court of Thorns and Roses” della Maas con i regni di Primoria dal nome delle stagioni, ma sicuramente è un tema ricorrente nel fantasy, così come lo è il tema della magia racchiusa nel cuore della terra.
Non si tratta sempre di cliché o situazioni già viste. Infatti sono rimasta molto sorpresa anche dal funzionamento della magia: ci sono delle regole, deve essere veicolata da questi oggetti magici e sopratutto ogni regno ha un discendente di un determinato sesso che riceverà questo potere. Ad esempio il potere per i Winterians passa in linea femminile e questa è una delle problematiche principali dato che Mather è un ragazzo.
Inoltre ci sono una gran quantità di dettagli sulle tradizioni di ciascuna popolazione. I Winterians che non soffrono il freddo o la passione dei Ventrallians per le arti. Così come tutti i dettagli della grotta dei Winterians o anche solo gli accenni qua e là nel testo. Il romanzo è decisamente pieno di tutte queste informazioni, che arricchiscono l’immagine che abbiamo di Primoria, dando uno sguardo soprattutto dei regni di Cordell, Spring e Winter.
Mi è piaciuto che l’autrice abbia tirato fuori anche simbologie particolari e idee molto originali. Certo, se fossero stati meglio dosati questi particolari sin dall’inizio forse la lettura sarebbe stata leggermente più scorrevole e meno ostica, almeno come accade nella seconda parte che invece scorre via veloce. Mi aspetto, comunque, grandi cose dai prossimi volumi perché vedo molto potenziale in questo mondo che Sara Raasch ha creato.
IL FINALE
Come dicevo, il ritmo della storia accelera nella seconda parte, dove ci sono sempre più rivelazioni o momenti di battaglia. Ma questo non serve a salvare il libro per intero, dato che il finale è troppo affrettato. Tutto si decide in pochissimo tempo e senza troppa suspence. Anzi, per assurdo ho trovato molto più interessanti i primi capitoli del prossimo libro, che erano inclusi nel cartaceo che ho, piuttosto che gli ultimi del primo. Capisco che è pur sempre l’inizio di una serie ma forse si sarebbe potuto evitare di affrettare tutto e dare tempo al lettore di godersi momenti chiave della narrazione.
RIEPILOGANDO…
PRO
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CONTRO
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Nonostante le mille critiche che ho fatto al libro, mi è piaciuto leggerlo. Forse per questo non riesco ad essere troppo severa con i voti. La seconda parte è molto migliore della prima e devo dire che se il libro fosse stato tutto così mi sarebbe piaciuto molto di più. Inoltre ciò che ho visto del secondo libro mi ha convinta a continuare la trilogia.
Un mondo oppresso da un re invincibile e la nascita di una eroina dall’animo combattente fanno di “Snow Like Ashes” di Sara Raasch il primo capitolo di una interessante trilogia fantasy dal world building molto curato.