In questa rubrica, ideata da me e dalla mia collega super fantastica Anncleire di Please Another Book, vi parlerò delle copertine che più mi hanno colpito durante questa settimana, che provengano da Blog Tour, NetGalley o solo dalla mia TBR.
Si ricomincia, un’altra volta, con il Cover Lovers. Non è martedì, ma credo che mi perdonerete dato che non scrivo da molto. Idealmente sto pianificando di ritornare e riprendere in mano tutti gli arretrati, tra recensioni, segnalazioni e rubriche. Diciamo che è il mio primo proposito per quest’anno. Sempre che la vita non stravolga tutto come è solita fare.
Tornando alla mia rubrica preferita, oggi vi parlerò di una nuova uscita inglese, che avevo già condiviso parecchie volte sulla pagina Facebook. Se mi seguite anche lì, sapete già quanto mi piace.
I tre indizi: viaggio, cartografia, sopravvivenza.
Ma di che parla “The Continent”?
“Per il suo sedicesimo compleanno, Vaela Sun riceve uno dei regali più ambiti in tutta la Spire – un viaggio nel Continente. Sembra una improbabile destinazione per una vacanza: una fredda e desolata terra dove le uniche nazioni “non civilizzate” sono in perenne guerra fra loro. Molti cittadini fanno il tour del Continente per vedere lo spettacolo e la violenza della battaglia – qualcosa che non esiste più nella Spire. Per Vaela – una intelligente e talentuosa cartografa – è l’opportunità per migliorare le mappe che lei stessa ha disegnato di questa vasta e fredda terra.
Ma un’idilliaca esplorazione aerea non deve essere per forza così: la realtà della guerra appare chiara in una battaglia sanguinosa vista dall’elicottero durante il tour, cosa che lascia Vaela cambiata per sempre. E quando un terribile incidente la lascia bloccata nel Continente, non ha illusioni sulla natura reale del pericolo che dovrà affrontare. Affamata, sola e persa nel mezzo di una zona di guerra, Vaela deve trovare un modo per tornare a casa – ma prima, deve sopravvivere.“
Mi piace tantissimo la dinamica di questo libro sia per l’idea di queste civiltà così diverse tra loro, sia per la protagonista che non sembra l’eroina della situazione ma vuole solo sopravvivere. Tra l’altro mi aspetto davvero tanto world building da un libro del genere, anche perché le domande sulla guerra e sul mondo in cui Vaela si ritrova sono tante.
Il libro ha scatenato non poche polemiche già prima dell’uscita per via delle sue “vibrazioni” razziste. L’autrice e la casa editrice si sono dovute difendere posticipando la data di uscita per modificare tutti i passi incriminati. Leggendo qua e là vedo che le reazioni sono completamente opposte, quindi non so, credo mi farò un’idea leggendolo.
Al momento non si sa se verrà tradotto in italiano.
Che ne pensate?
E non dimenticate di visitare il blog della mia carissima Anncleire con le copertine che l’hanno colpita di più.