Recensione: "Cuore Oscuro" di Naomi Novik

Recensione: "Cuore Oscuro" di Naomi Novik
Buon venerdì, Petrichors!
Vi ho già iniziato a parlare di questo libro nella tappa del blog tour a lui dedicato. Cuore Oscuro (Uprooted) di Naomi Novik è di certo un romanzo molto particolare, già solo per il semplice fatto di essere un fantasy auto-conclusivo, ma racconta anche una storia molto interessante con tantissimi spunti originali.
Come al solito, vi lascio la mia recensione senza spoiler ringraziando ancora la Mondadori per avermi fatto leggere il libro in anteprima.

Titolo: Cuore Oscuro
(Uprooted)
Autore: Naomi Novik
Traduttore: Carozzi M.
Casa Editrice: Mondadori
Lingua: Italiano – Inglese
Genere: Fantasy Magic
Auto-conclusivo
Goodreads – Amazon

Agnieszka è una contadina diciassettenne goffa e sgraziata che vive insieme alla famiglia in un piccolo villaggio del regno di Polnya. Su tutti loro incombe la presenza maligna del Bosco, che sta progressivamente divorando l’intera regione. Per mantenere al sicuro se stessi e i loro villaggi dalle minacciose creature del Bosco e dai sortilegi mortali che lì si compiono, tutti gli abitanti della valle si affidano a un misterioso e solitario mago noto con il nome di Drago. Quest’ultimo sembra l’unico, infatti, in grado di controllare con la sua magia il potere imperscrutabile e oscuro del Bosco. In cambio della sua protezione, però, l’uomo pretende un tributo: ogni dieci anni avrà la possibilità di scegliere una ragazza tra le diciassettenni della valle e di portarla con sé nella sua torre. Un destino a detta di tutti terribile quasi quanto finire nelle grinfie del Bosco. Con l’avvicinarsi del giorno della scelta, Agnieszka ha sempre più paura. Come tutti dà infatti per scontato che il Drago non potrà che scegliere Kasia, la più bella e coraggiosa delle “candidate” nonché sua migliore amica. Ma quando il Drago comunica la sua decisione, lo sgomento è generale.

 

 

Sentivo l’assenza di casa con la stessa intensità dei crampi della fame, come se dentro di me ci fosse qualcosa di vuoto. Mi era mancata ogni giorno da quando avevamo attraversato la valle, superando le montagne. Radici… Sì. C’erano delle radici dentro il mio cuore, profonde quanto poteva essere profondo qualsiasi contagio.

Cuore Oscuro di Naomi Novik

TRAMA & PERSONAGGI

Nella valle tutti sanno che l’unico essere in grado di salvarli dalle oscure creature del Bosco è il Drago, il misterioso stregone che vive nella torre. Ma è risaputo anche che quest’essere enigmatico richiede un semplice tributo per la sua protezione: una giovane ragazza della valle che lascerà tutto per vivere nella torre con lui per dieci anni. Agnieszka sa già che non deve temere per la sua vita – il Drago non la ucciderà di certo se sarà scelta – e inoltre crede di conoscere colei che seguirà lo stregone. La sua migliore amica Kasia, d’altronde, ha tutto ciò che il Drago sembra sempre cercare nelle sue tribute e che lei non possiede: è bella, coraggiosa e talentuosa. Ma il Drago per una volta farà una scelta inaspettata e il motivo cambierà totalmente la vita di Agnieszka.

Unprooted era uno di quei libri che avevo segnato nella mia lunga TBR dopo aver sentito che era piaciuto più o meno a tutti i blog americani che seguo, ma soprattutto dopo aver saputo che è un fantasy autoconclusivo. Credo ci siano giusto una manciata di libri che rispettano questa ultima categoria, quindi ero davvero molto curiosa.
Come ho scritto nel post del blog tour è un romanzo molto particolare, una sorta di fiaba moderna young adult che strizza l’occhio ai fantasy epici tradizionali trattando temi come l’amicizia, l’amore, l’ambiente e la magia. 

Agnieszka è non solo la protagonista del romanzo, ma anche la sua narratrice. Goffa e senza talenti all’apparenza, dentro di lei in realtà nasconde molto di più. Probabilmente è un po’ un cliché quello della giovane che crede di essere buona a nulla e si rivela molto di più, ma in fondo sembra tutto plausibile e giustificabile.
Il suo percorso lungo il romanzo, accompagnato dal Drago, è una crescita personale incredibile. Diventa sicura di se stessa e del suo modo di pensare la magia, anche a scapito di quello che dicono gli altri. Mi è piaciuta molto, soprattutto più avanti nel romanzo, perché è una eroina sotto molti punti di vista. Mossa anche dalla voglia di salvare coloro che le sono più cari, si mette sempre a rischio in prima persona pur non sapendo se riuscirà a sopravvivere.
Forse mi è piaciuto un po’ di meno il Drago. Ho trovato interessante il suo personaggio rude, misterioso e tormentato, ma alcuni suoi atteggiamenti non mi sono piaciuti o mi hanno fatto storcere il naso. Certo, c’è anche una sua evoluzione e verso la fine del libro ho iniziato ad apprezzarlo di più, però non sono riuscita a dire, chiudendo il libro, che fosse uno dei migliori protagonisti maschili di cui ho mai letto.

Tuttavia, la storia d’amore è stata coinvolgente e carica di aspettative. L’elemento romantico, a differenza di altri fantasy, è meno centrale e secondario rispetto alla trama, ma ho apprezzato questa scelta. Cuore Oscuro è il percorso di Agnieszka, della sua consapevolezza, della sua crescita, non è soltanto una semplice storia d’amore. Poi, lo sapete, non dico mai di no ad una appassionante romance e credo sia anche necessario inserirla in maniera più o meno esplicita all’interno di un fantasy. Naomi Novik è riuscita a raccontarne una senza sminuire tutto il resto e dando anche quindi maggior valore alla cosa. Forse avrei giusto preferito qualcosa di più sul finale, ma devo dire che ho anche chiuso il libro abbastanza soddisfatta.

Dal mio account Instagram.

Una delle cose più affascinanti del romanzo, dal punto di vista dei personaggi, è che il vero cattivo, il villain della storia, è il Bosco. Questa presenza oscura e incorporea contro cui lottano senza sosta Agnieszka e il Drago è invincibile nel suo voler divorare la valle e avere il dominio degli uomini. L’ho scritto anche nel post del blog tour ma lo ripeto qui. Mi è piaciuto tantissimo questo elemento perché mi è sembrata una allegoria di ciò che accade all’ambiente. Di ciò che noi abbiamo fatto alla natura. Non aggiungerò altro, ma spero che anche voi a fine lettura abbiate questa impressione.

WORLD BUILDING

Nel creare questo romanzo Naomi Novik si è ispirata alla nazionalità della madre. Riprendendo dalla cultura polacca termini, nomi e persino canzoni, è riuscita a creare un mondo vicino a noi e lontano al tempo stesso. La sua rielaborazione mi ha colpita per la ricchezza di particolari e per il non lasciare nulla al caso. Sotto le parole e le azioni si sente sempre un mondo pulsante e vivo. Ed è sempre questo che mi aspetto da un bel fantasy.

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Si sarebbe potuto migliorare qualcosa? Possibile, ma credo che abbia giovato molto il piano preciso dell’autrice nei confronti del mondo che sta descrivendo e la lunghezza del romanzo che le permette di dipanare anche i punti più dubbiosi. Ci sono domande e ci sono spiegazioni date. Rimane un po’ lontano e misterioso ciò che accade fuori dalla valle, però è proprio quella terra il fulcro della storia e come scoprirà Agnieszka anche la chiave di tutto.

Lo accennavo nell’altro post, la magia sembra reale nel mondo di Cuore Oscuro. Ci sono libri, si possono eseguire gli incantesimi già scritti, ma si può anche creare. Ho amato l’idea di Agnieskza che sembra seguire un percorso nel bosco, che immagina la magia come una passeggiata nella natura che ognuno intraprende in modi diversi. C’è il metodismo eccessivo del Drago, la dedizione assoluta degli altri e poi c’è lei che la elabora con la sua naturalezza, costruendo sempre immagini ricche di metafore. Non pensate che sia sempre semplice, però, è difficile, è uno sforzo fisico enorme e si può addirittura morire.

IL FINALE

Un po’ come per tutti gli auto-conclusivi immaginavo già che il finale avrebbe concluso la vicenda. Si chiude un cerchio che era il percorso di Agnieszka e il suo diventare consapevole di sé e del Bosco, oltre che delle incombenze della valle. In realtà probabilmente c’è abbastanza spazio per un sequel, anche non solo incentrato su di lei, e penso che la Novik stia riflettendo a riguardo, ma c’è una conclusione.

Ho giusto trovato un po’ affrettata l’ultima parte, come un crescendo che poteva essere meno veloce. Al 98% mi sono chiesta se si sarebbe concluso tutto davvero così, ma effettivamente la parola fine sulle vicende di Agnieszka è stata data e probabilmente è la cosa più importante di certe altre questioni lasciate indietro


RIEPILOGANDO…

PRO
CONTRO
  • bei personaggi
  • elemento magico descritto molto bene
  • descrizioni sempre molto ricche
  • ottimo world building
  • cattivo fuori dagli schemi
  • temi importanti
  • protagonista maschile non così convincente
  • confusione temporale nella prima parte in particolare
  • lentezza alternata a troppa velocità

Aggiungo giusto qualche nota per la colonna dei contro. Iniziamo il romanzo con una lunga descrizione della protagonista e molto spesso il tempo della narrazione si perde in ricordi e altri avvenimenti. Nei primi capitoli si sente di più questo continuo andare avanti e indietro e ciò rende la letteratura meno scorrevole. Poi però assicuro che la situazione migliora e scorre tutto molto più con facilità.
Al tempo stesso si alternano momenti di grande azione a momenti molto più lenti. Personalmente ho solo trovato fastidioso tutto questo nella ultima parte, ma per il resto mi godevo e mi piacevano le lunghe descrizioni e le storie dietro ogni cosa di Agnieszka.

Sulla traduzione italiana: io spero, lo dico davvero, di aver letto una traduzione non ancora arrivata all’ultima correzione e soprattutto non mandata in stampa, perché ho notato un bel po’ di errori. Solitamente non lo scrivo mai e tendo a chiudere un occhio se noto piccoli errori, ma ne ho trovati due o tre davvero gravi. Prendete questa parte con le pinze, perché non ho modo di sapere se sono stati corretti, ma in caso che non lo fossero sarei abbastanza delusa. Non dico che non sia io la prima a fare errori, ma nel processo di lavoro di un libro c’è davvero tanta gente che lo legge e corregge e mi sembra strano che non sia saltato all’occhio questa o quell’altra cosa. Io comunque spero di aver letto una anteprima assoluta e di rimangiarmi queste parole in futuro.

Una fiaba moderna che narra la storia di una giovane contadina e di un oscuro signore pronto a reclamarla per sé, ma forse non tutte le cose sono come sembrano nel libro di Naomi Novik e stavolta non finirà tutto con un “E vissero felici e contenti”. 

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