Recensione: "Chloe" di Leila Awad

Recensione: "Chloe" di Leila Awad
Buon lunedì, Petrichors!
Oggi vi parlo di un romance perfetto per questa estate che piacerà a chi ama moda e i reali europei, in poche parole una favola moderna degna dell’anno del royal wedding. Se trovate tutti questi elementi irresistibili, allora “Chloe” di Leila Awad, uscito ieri, è il romanzo giusto per voi!

 

Titolo: Chloe
Autore: Leila Awad
Lingua: Italiano
Genere: Romance contemporaneo
Goodreads – Amazon
Ringrazio l’autrice per questa copia da recensire.

Chi la segue sui Social Network pensa di conoscere tutto di Chloe Bennett: calca le passerelle più importanti, vive a New York, ama fare colazione da Tiffany ed è fidanzatissima. Quello che non sanno è ciò che si nasconde dietro la patina di dorata perfezione, oltre le copertine e i selfie con le amiche.
Alla sua carriera manca solo la grande occasione che la consacri nell’Olimpo delle top-model, che arriva sotto forma di un piccolo regno europeo.
Anche di Brygge si sa ben poco, ma quando vi viene organizzata una settimana della moda assurge agli onori della cronaca con le sue scogliere, le strade acciottolate e, soprattutto, i suoi rampolli reali, giovani, belli e scapoli!
Quando Chloe incrocia gli occhi verdi del bel principe è come fare un tuffo nel passato. I pettegolezzi si inseguono, lo scoop sembra servito, ma nulla è come appare e, per la seconda volta, la modella si trova costretta a decidere tra il grande amore e il proprio futuro.

 

RECENSIONE

«[…] Ho smesso di farmi piccola, Alexander. Da bambina sognavo, come tutte le mie amiche, di essere una principessa, sposare un principe e vivere in un bellissimo castello. E per mera qualcosa di tangibile, capisci? Perché c’eri tu.»
«E poi?» le chiese, sputando la domanda, fremente di rabbia.
«Poi ho deciso che voglio essere una regina.»

 

TRAMA & PERSONAGGI

Chloe Bennet è una supermodella bellissima, invidiata e dalla carriera in ascesa. All’apparenza la sua vita è perfetta, ma dietro a quell’immagine che gli altri hanno di lei c’è molto duro lavoro e un grande segreto che potrebbe danneggiare per sempre la sua esistenza. Nessuno sa niente del suo passato, prima del suo arrivo negli Stati Uniti, ma la cosa sembra poco importante finché non arriva la proposta che mette tutto in discussione: la settimana della moda di Brygge.
Brygge, il piccolo regno immerso tra montagne e foreste, è poco conosciuto, ma con la saggia guida dei giovani rampolli della sua casa reale punta a guadagnarsi un posto di tutto rispetto all’interno dello scenario europeo. E Chloe è la chiave per farlo. Riuscirà Chloe ad affrontare la sua vecchia vita e a fare pace con il passato?

Sapevo già che “Chloe” mi sarebbe piaciuto, vuoi perché Leila ormai è diventata per me sinonimo di qualità nei romance e vuoi perché parla di case reali e del glamour della moda. Sono sempre stata affascinata dalle due cose e potete immaginare quanto la combinazione di questi elementi mi sia risultata irresistibile.
Chloe è un romance affascinante dalle atmosfere principesche e con una storia d’amore molto speciale, che sovverte il classico schema della ragazza qualunque che sposa il principe. C’è spazio per l’amore ma soprattutto per la crescita, per diventare ciò che si vuole con tutto il cuore e con enorme lavoro. Forse il mio romanzo preferito di Leila rimane “Abbastanza da tentarti” ma anche questo romance ha saputo crearsi un piccolo spazio nel mio cuore con gli abiti elaborati, l’etichetta reale, i segreti e i suoi mille fiocchi di neve.

Partiamo dalla protagonista, Chloe. Modella giovanissima ma in ascesa dalle idee chiare ma dai tanti errori. A volte l’ho trovata fantastica a volte mi ha dato sui nervi per via dei suoi tanti sbagli che ha commesso nel passato quando era troppo giovane e ingenua. La citazione che ho scelto per parlare del libro non è una casualità, rappresenta di fatto la sua crescita personale e come donna. Quante volte non abbiamo desiderato di sposare un principe e poi abbiamo capito che in realtà volevamo essere noi le protagoniste? E Chloe è una protagonista che cresce e impara a mettere se stessa di fronte agli altri. Non vuole essere la fidanzata di qualcuno di importante, vuole essere lei stessa la “regina” della sua vita, coltivando i suoi interessi e seguendo la sua carriera. Di certo non è neanche un caso che venga citato il movimento #metoo. Ecco, Chloe mi è piaciuta perché all’interno di quella che può sembrare una favola moderna la carriera e la propria vita ha sempre il ruolo di protagonista, a volte dovendo lasciare l’amore indietro.

Attorno a Chloe inevitabilmente si raccoglie una fitta schiera di spasimanti. Ci sono relazioni tossiche come quella con Paul, oppure amicizie che nascondono qualcosa in più come quella di William. E poi, nel mare di incertezze, c’è quella che ha sempre etichettato come una cotta giovanile, che però era forse vero amore. Quella con Alex.
Alex è il classico protagonista maschile tormentato che finisce sempre con l’affascinarmi. Ha la nomea di essere uno sciupafemmine, un carattere schivo e, nonostante abbia molti interessi non amorosi, ha un chiodo fisso: Chloe. Anche lui è un personaggio molto fragile perché vive la sua condizione come una gabbia dorata che non gli permette di fare ciò che davvero desidera. Ma come per Chloe c’è una crescita significativa nel suo modo di agire.
La loro storia d’amore è una di quelle che ti conquista e ti tiene incollato alle pagine
, perché tra alti e bassi la loro chimica funziona. Inutile dire anche che ogni tanto li avrei schiaffeggiati entrambi, ma è giusto che non tutto vada sempre linearmente. Se fosse tutto troppo semplice, lo troverei di certo molto noioso!

Anche i personaggi secondari mi sono piaciuti e in generale mi sono sembrati ben caratterizzati. Menzione speciale ai reali e alle amiche di Chloe che ho adorato. Davvero, Allison e Candice sono fantastiche, ma anche Sebastian non scherza! Qualcuno forse soffre un po’ di più il minor spazio che ha all’interno del libro, come i “cattivi” della situazione, ma tutto sommato non è un grosso problema.
Sempre per quanto riguarda le note dolenti inserisco la velocità della narrazione che a volte mi è sembrata troppo frettolosa. Rispecchiava molto i ritmi serrati della vita di persone come Chloe, ma avrei preferito ogni tanto qualche momento lento per assaporare tutto di più e godermi la storia appieno.

WORLD BUILDING

All’apparenza, essendo un contemporaneo, potreste immaginare che il world building non ha un suo ruolo, ma l’ambientazione nel romanzo è molto ben curata.
Non solo New York e Roma, ma anche il regno di Brygge con la sua etichetta e le sue atmosfere. Persino i dialoghi su William e Harry di Inghilterra o su Mary di Danimarca e la lunga lista dei titoli dei reali di Brygge mostrano una cura ai dettagli unica.
L’autrice con la sua conoscenza dei reali europei rende Brygge un luogo credibile con tanto di una sua mitologia (di ispirazione norrena!) e con una storia molto interessante. Stessa cosa accade con il resto del mondo e questo mi ha fatto capire come dietro ci sia anche un bel po’ di ricerca. Credetemi, una delle cose più irritanti è leggere un libro di una città che conosci bene e trovare incongruenze. Invece, qui non capita, la Awad ti trascina in un mondo che è difficile non credere reale. 

E non vi sto neanche a dire quanta voglia mi ha fatto venire di tornare a New York a far colazione davanti Tiffany. Sì, l’ho fatto e vi giuro che è un must da fare nella Grande Mela!

RIEPILOGANDO…

PRO
CONTRO
  • Personaggi principali e secondari ben caratterizzati
  • Ambientazione ben studiata con dettagli plausibili
  • Storia d’amore che fa battere il cuore
  • Stile appassionante
  • Qualche personaggio meno forte e interessante, come i “cattivi”
  • A volte troppo frettoloso
Rating:

Comments

comments

Leave a reply